Il 14 Novembre è la Giornata Mondiale del Diabete: oggi approfondiamo la cura e prevenzione del diabete.
Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina. L’insulina è l’ormone, prodotto dal pancreas, che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno.
Tipologie
- Diabete di Tipo 1: riguarda circa il 10% delle persone con diabete e in genere insorge nell’infanzia o nell’adolescenza. Nel diabete tipo 1, il pancreas non produce insulina a causa della distruzione delle cellule ß che producono questo ormone: è quindi necessario che essa venga iniettata ogni giorno e per tutta la vita.
- Diabete di Tipo 2: è la forma più comune di diabete e rappresenta circa il 90% dei casi di questa malattia. La causa è ancora ignota, anche se è certo che il pancreas è in grado di produrre insulina, ma le cellule dell’organismo non riescono poi a utilizzarla. In genere, la malattia si manifesta dopo i 30-40 anni e numerosi fattori di rischio sono stati riconosciuti associarsi alla sua insorgenza. Tra questi:
- la familiarità per diabete;
- lo scarso esercizio fisico;
- il sovrappeso.
Sintomi
La sintomatologia di insorgenza della malattia dipende dal tipo di diabete. Nel caso del diabete tipo 1 di solito si assiste a un esordio acuto, spesso in relazione a un episodio febbrile, con sete (polidipsia), aumentata quantità di urine (poliuria), sensazione si stanchezza (astenia), perdita di peso, pelle secca, aumentata frequenza di infezioni.
Nel diabete tipo 2, invece, la sintomatologia è più sfumata e solitamente non consente una diagnosi rapida, per cui spesso la glicemia è elevata ma senza i segni clinici del diabete tipo 1.
Diagnosi
I criteri per la diagnosi di diabete sono:
- sintomi di diabete (poliuria, polidipsia, perdita di peso inspiegabile) associati a un valore di glicemia casuale, cioè indipendentemente dal momento della giornata, ≥ 200 mg/dl
- glicemia a digiuno ≥ 126 mg/dl. Il digiuno è definito come mancata assunzione di cibo da almeno 8 ore.
- glicemia ≥ 200 mg/dl durante una curva da carico (OGTT). Il test dovrebbe essere effettuato somministrando 75 g di glucosio.
Cure
La terapia del diabete di tipo 1 prevede la somministrazione di insulina, per tutta la vita:
- con iniezioni sottocutanee più volte al giorno (ad ogni pasto insulina rapida, e prima di coricarsi insulina lenta) con una penna da insulina (terapia multiiniettiva);
- con l’uso di microinfusori (pompe e micropompe di insulina) per la somministrazione sottocutanea continua di insulina ad imitazione del pancreas, e con somministrazione di piccoli boli prima dei pasti. Questo tipo di terapia è indicata per migliorare il compenso metabolico, per ridurre le variazioni glicemiche e per gestire al meglio la gravidanza;
- l’arrivo in commercio dei sensori sottocutanei per la glicemia, che evitano i controlli al dito, sono oggi di grande aiuto per la gestione del diabete di Tipo1, usati da soli o integrati con i microinfusori, e dotati in alcuni casi di allarmi per le ipo e le iperglicemie.
Il diabete di tipo 2 può essere controllato con farmaci orali (ipoglicemizzanti) e, quando questi risultano insufficienti o compaiano complicanze, con aggiunta di insulina.
Accanto alla terapia farmacologica è fondamentale seguire un regime alimentare sano e praticare attività fisica costante.
Prevenzione
Il diabete di tipo 1 non può essere prevenuto, mentre il diabete tipo 2 sì, con alcune semplici regole di vita:
- perdere peso se si è in una condizione di sovrappeso;
- mantenere i livelli di pressione e di colesterolo sotto controllo;
- seguire una dieta corretta;
- fare una regolare attività fisica;
- non fumare;
- fare un controllo annuale della glicemia, se c’è familiarità.
Quando la diagnosi è accertata è indispensabile inoltre:
- assumere i farmaci regolarmente;
- effettuare controlli annuali degli organi bersaglio del diabete (occhi, reni, cuore, piedi);
- fare ogni anno la vaccinazione antinfluenzale;
- esaminare tutti i giorni i piedi, anche tra le dita, dopo averli lavati con acqua tiepida e asciugati, facendo attenzione alla comparsa di vesciche, piccole ferite, arrossamenti;
- non camminare scalzi o con sandali aperti o infradito.