Siamo abituati ad associare la primavera ad immagini soavi come i boccioli dei fiori e il cinguettio degli uccellini che tornano a cantare. Ma la primavera, nel profondo, porta con sé l’energia dirompente del seme che spacca la scorza per uscire alla luce. Capita spesso quindi di sentire in Farmacia la frase “Dottore, soffro la primavera”.
Questa forza della rinascita è un’energia espansiva, a tratti violenta, sicuramente un’energia di rottura che ci traghetta dalla quiete dell’inverno alla produttività dell’estate.
E’ assolutamente normale quindi non rimanere indifferenti energeticamente all’arrivo della bella stagione.
C’è chi si riscopre rinnovato, risvegliato, energico ed euforico o al contrario, come accade nella maggior parte dei casi, molti si sentono stanchi, pigri, apatici, sotto tono, tristi e malinconici ma anche ansiosi e nervosi, con cefalea, tensioni muscolari e disturbi della concentrazione.
Vediamo la spiegazione a questi due modi di sentire il cambio di stagione.
In primavera cambiano in modo fluttuante alcune condizioni ambientali: la luce e la temperatura.
Queste entrano in stretta relazione con la biologia umana e con le caratteristiche individuali nonché con la produzione della serotonina, il neurotrasmettitore della serenità e del benessere e della melatonina, fondamentale per la rigenerazione cellulare ed il sonno ristoratore.
Le variazioni della temperatura, spesso repentine e molteplici durante la giornata, sottopongono il sistema nervoso a continui adattamenti che possono diventare stressanti soprattutto se il carico di stress che ci portiamo sulle spalle dall’inverno non è stato elaborato e gestito.
La luce, anch’essa di intensità variabile a seconda delle condizioni atmosferiche, può sortire un effetto energizzante ma al contrario nei momenti uggiosi e grigi, ridurre il tono dell’umore.
L’aumento della serotonina e della melatonina indotto dalla primavera, seppur evento positivo, perché segno di risveglio, può innescare un peggioramento dell’umore soprattutto nelle persone tendenzialmente ansiose e nervose, nonché tensioni in quelle giù di tono.
E’ poi assolutamente normale avvertire qualche altro disagio fisico, tipico della primavera, come allergie stagionali, maggiore caduta e fragilità dei capelli e delle unghie, pelle più untuosa e soggetta ad imperfezioni.
Tutti malesseri che si possono associare alla funzionalità del fegato, particolarmente impegnato in questo cambio di energia.
Cibo da prediligere per l’arrivo della primavera
- Verdure amare o leggermente piccanti: tarassaco, ravanelli, rucola per stimolare la funzionalità del fegato
- Sedano, prezzemolo, menta e finocchio per favorire la depurazione e aiutare a sentirsi più leggeri, invogliando a muoversi di più
- Noci, noci del Brasile, mandorle per reintegrare sali minerali e vitamine
- Cioccolata fondente per risollevare l’umore durante la giornata
- Spezie antiossidanti come: curcuma, cannella, zenzero per bilanciare le energie primaverili
Gli integratori utili in primavera
- Magnesio: aiuta ad allentare le tensioni fisiche ed emotive nonché a stabilizzare l’umore
- Zinco: facilita la modulazione degli impulsi nervosi
- Selenio: riduce l’umore flesso, l’acido folico migliora le prestazioni
- Vitamina C: aiuta a contrastare lo stress
- Vitamine B: migliorano ed ottimizzano la sintesi della melatonina e della serotonina
- Biancospino: favorisce la calma vigile
- Passiflora: riduce il nervosismo
- Rodiola Rosea: stabilizza le fluttuazioni umorali