“Scarponcini, mappe, borraccia” oppure “Costume, libro, telo”: qualunque sia la destinazione, in questi giorni hai un’incredibile voglia di stare all’aperto ma ricordati che nello zaino non deve mai mancare anche una buona crema per contrastare gli effetti del sole!
Vediamo nel dettaglio il perché. Se da una parte il sole produce effetti positivi sulla salute agendo come “antidepressivo naturale” e favorendo la sintesi di Vitamina D (indispensabile per la fissazione del calcio nelle ossa), l’eccessiva esposizione solare comporta però la comparsa di eritemi, ustioni, macchie e può causare foto-invecchiamento e insorgenza di tumori cutanei. Il sole emette tre tipi di radiazioni:
- UV-C: sono le più energetiche e pericolose ma non raggiungono la superficie terrestre perché sono assorbite dallo strato di ozono della stratosfera;
- UV-B: stimolano la produzione di melanina e favoriscono l’arrossamento della pelle (eritema); l’elevata energia provoca un danno diretto sul DNA cellulare, responsabile dell’insorgenza di melanoma e altri tumori cutanei. Le radiazioni UV-B sono trattenute dai vetri e non oltrepassano lo strato più superficiale della pelle;
- UV-A: sono responsabili del foto-invecchiamento e sono coinvolte nelle reazioni di fotosensibilizzazione. Hanno un elevato potere di penetrazione, non sono trattenute dai vetri e arrivano agli strati più profondi della pelle, danneggiando il collagene e le fibre elastiche, fondamentali per il sostegno della cute. Inducono la produzione di radicali liberi che danneggiano le cellule, favorendo i processi neoplastici.
Quando siamo all’aperto (o per tante ore vicini ad una finestra!) dobbiamo quindi proteggerci con un’adeguata crema solare che va applicata ogni due ore nelle giuste dosi (l’ideale sarebbe circa 2 mg di crema per ogni cm2 di pelle esposta) anche se il cielo è nuvoloso.
Ma come scegliere il prodotto più adatto a noi?
La crema solare va scelta in base a tre parametri:
- Il fototipo
- La quantità di radiazioni UV
- La presenza di patologie cutanee.
L’abbronzatura rappresenta un sistema di protezione naturale che la pelle mette in atto per difendersi dai danni del sole. Il fototipo è un parametro che considera le diverse caratteristiche delle persone (colore della pelle, capelli e occhi) e indica la risposta individuale all’esposizione solare.
- Fototipo I (celtico): pelle molto chiara ed estremamente sensibile, presenza di lentiggini, occhi chiari e capelli biondi o rossi. La capacità di abbronzarsi è praticamente nulla.
- Fototipo II (germanico): pelle chiara e sensibile, occhi chiari e capelli biondi. La capacità di abbronzarsi è minima e le scottature sono molto frequenti.
- Fototipo III (misto): pelle mediamente chiara, occhi chiari o scuri, capelli castani. La capacità di abbronzarsi è bassa e le scottature sono abbastanza frequenti.
- Fototipo IV (mediterraneo): pelle abbastanza scura e non particolarmente sensibile, occhi scuri, capelli castani o neri. La capacità di abbronzarsi è buona e le scottature non sono frequenti.
- Fototipo V (sudamericano): pelle scura e poco sensibile, occhi scuri e capelli neri. La capacità di abbronzarsi è molto buona e le scottature sono rare.
- Fototipo VI (nero): pelle nera e poco sensibile, occhi scuri e capelli neri. Non si scotta quasi mai.
Ma sapere la propria risposta al sole non è sufficiente per decidere quale crema solare usare. Dobbiamo considerare anche l’ambiente esterno attraverso la consultazione di un altro fattore, l’UV index, un sistema universale messo a punto dall’OMS per valutare l’intensità dei raggi UV in una particolare zona geografica e in una data giornata. L’UV index si trova facilmente in tutti i più comuni siti di previsioni metereologiche.
I prodotti solari esistono in diverse formulazioni (creme, oli, stick, idrogel, acque) ma ciò che li accomuna sono:
- I filtri solari: come definito dal Regolamento europeo sui prodotti cosmetici, “sostanze destinate esclusivamente o prevalentemente a proteggere la pelle da determinate radiazioni UV per assorbimento, riflessione o diffusione”. Possono essere fisici o chimici.
- Il fattore di protezione solare, SPF: è un numero che definisce quanto si può aumentare l’esposizione solare prima che si verifichi un eritema. Maggiore è l’SPF più elevata è la capacità del prodotto di ritardare l’insorgenza di danni causati dall’esposizione.
Nessun prodotto può garantire una protezione del 100%, infatti non è ammessa la dicitura “schermo totale”.
L’SPF si riferisce esclusivamente alla protezione dai raggi UVB con questa scala:
- SPF 15 scherma il 93% UVB
- SPF 30 scherma il 97% UVB
- SPF 50 scherma il 98% UVB
- SPF 50+ scherma il 99% UVB
Per verificare se la crema che state scegliendo protegge anche dai raggi UVA cercate questo simbolo:
Ora facciamo un esempio pratico. È tutto pronto per la nostra escursione e abbiamo visto che l’UV index per la giornata nella località prescelta è previsto 5 (colore arancio e intensità elevata). Sceglieremo quindi la protezione in base al nostro fototipo così:
- FOTOTIPO BASSO = 50+
- FOTOTIPO MEDIO = 50
- FOTOTIPO ALTO = 30
Semplice no?!
Tutto quanto detto finora però deve tenere in considerazione la presenza di patologie dermatologiche (vitiligine, acne, rosacea, cicatrici, lupus, ecc). La pelle va protetta seguendo l’indicazione specifica del vostro specialista.
Non dimenticatevi di proteggere gli occhi e le labbra dove la pelle è più sottile e delicata. E se avete i capelli rasati la crema va applicata anche sul cuoio capelluto. Per una protezione estrema potete scegliere i vostri capi sportivi in modo che siano certificati anti-UV. Al momento dell’acquisto verificate la presenza di questo simbolo (indumento anti-UV conforme alle norme UNI EN 13758-2).
Se hai dubbi, contattaci se vuoi prendere un appuntamento con il nostro dermatologo
Per approfondire potreste cliccare su questo link e leggere il PDF del sito del Governo
Fonti:
A. Bovero “Dermocosmetologia”, Tecniche Nuove, 2011
https://www.epicentro.iss.it/uv/