Non dobbiamo immaginare la medicina tradizionale cinese come una forma immutata e immutabile di tecnica sanitaria “ancestrale”, ma come un qualcosa che, nei secoli ha saputo adattarsi e rinnovarsi, anche seguendo il progresso scientifico.
Cenni storici
Le prime testimonianze di tecniche della medicina cinese risalgono al 2100 a.C. In questa fase, sebbene la divinazione componga buona parte delle tecniche diagnostiche e curative, si assiste a qualcosa di storicamente incredibile: la nascita della scienza fitoterapica. Per fitoterapia si intende quell’insieme di tecniche che utilizzano piante o loro estratti al fine di curare precise patologie.
Progredendo negli anni, si ha un’evoluzione analoga a quella della medicina occidentale; passando dalla visione della malattia come “punizione ancestrale”, poi a quella come “attacco demoniaco”, fino alla definitiva scissione tra medicina e sciamanesimo (intorno al 300 a.C.). Il che ha dell’incredibile perché, nel mondo occidentale, per avere la definitiva scissione tra medicina e “sciamanesimo” dovremmo aspettare intorno all’anno 1000 d.C. Quando divennero chiare e socialmente riconoscibili le differenze tra cerusico, medico e “uomo di fede”.
Descrizione
La medicina tradizionale cinese affonda le basi nel concetto di EQUILIBRIO.
Proprio come l’universo, la società o un orologio, tutto è in perfetto equilibrio all’interno di un corpo sano, sia psicologicamente che fisiologicamente. Quando subentra la malattia, il compito del professionista è quello di andare a ricercare la natura di questo disequilibrio all’interno dell’intero sistema organico e psichico e non solo le manifestazioni sintomatologiche, a volte ingannevoli. Facendo tesoro dell’infinito sapere fitoterapico e galenico, sviluppato e sistematizzato a partire dalla Dinastia Han (206 a.C. – 220 d.C.) e progredito fino ai giorni d’oggi, la medicina tradizionale cinese può andare a fornire efficaci palliativi di supporto al processo diagnostico e alla successiva rimodulazione dei fattori di disequilibrio.
Senza addentrarci nella parte di diagnostica effettiva e delle più affascinanti teorie sullo “Yin/Yang” e sui “5 elementi”, delegando il tutto a un secondo articolo, possiamo però andare a elencare brevemente quelle che, ad oggi, sono le principali discipline utilizzate dai professionisti nel campo della medicina tradizionale cinese.
Diagnosi
La “diagnostica fisiologico/cutanea”, un sistema di esame del paziente che usa come punti diagnostici: polsi, occhi, cute, lingua o attraverso un’attenta e scrupolosa anamnesi del paziente, chiedendo eventualmente anche di descrivere il malessere attraverso forme metaforiche, rendendo questo tipo di diagnosi efficace anche sulle persone meno istruite o non abili nei processi descrittivi.
La “farmacologia cinese”, che utilizza piante, minerali e animali attraverso applicazioni a volte divergenti da quelle canoniche della medicina occidentale. L’agopuntura, che punta al riequilibrio fisiologico attraverso l’introduzione di sottili aghi (ora molto spesso sostituiti con stimolazioni di carattere elettro cutaneo) in particolari punti dei meridiani, dove scorre l’energia.
Il massaggio, attraverso cui si può agire sul sistema tendino-muscolare, osteo-articolare, dei meridiani e dei singoli punti di agopuntura.
La ginnastica medica, dove il paziente esegue esercizi, sia lenti che vigorosi a seconda della necessità, coordinati ad una corretta respirazione.
Sono inoltre previste tecniche complementari, tra cui:
- La moxibustione, ottenuta stimolando i punti di agopuntura col calore di un cannello di erbe (generalmente artemisia) infiammato, chiamato moxa.
- La coppettazione. Sulla pelle del paziente vengono applicate delle “coppette”, dopo che l’aria al loro interno è stata riscaldata, in questo modo si crea una pressione negativa che solleva la cute come una ventosa.
- La digitopressione, che interviene sui punti dei meridiani da trattare con la semplice pressione delle dita.
Ad oggi, seguendo lo svilupparsi della tecnologia, esistono molti nuovi approcci alla MTC, che vanno dalla stimolazione elettrica o laser, all’integrazione con altre terapie alternative come fitoterapia, omeopatia, fiori di Bach, osteopatia, yoga o shiatsu.