E’ il simbolo della vita e il suo pulsare ritma il tempo. Ciononostante spesso dimentichiamo di prendersi cura del cuore, che ha bisogno di essere preservato e curato.
Una corretta alimentazione, insieme ad un valido stile di vita, che escluda il fumo e comprenda un po’ di attività fisica, è uno strumento importante ed efficace per mantenere un buono stato di salute psico-fisica che aiuti a prevenire molte malattie croniche, come quelle cardiovascolari, metaboliche e oncologiche.
A chiarirlo sono i cardiologi della Fondazione Veronesi. Molti dei problemi che tale organo affronta nascono infatti da cattive abitudini, come la poca attenzione nei confronti di ipertensione, diabete, colesterolo alto e trigliceridi o il fumo.
Tutto ciò aumenta il rischio di incorrere in malattie gravi come infarto, ictus e angina pectoris.
Le malattie cardiovascolari sono multifattoriali, cioè più fattori di rischio (età, sesso, pressione arteriosa, abitudine al fumo di sigaretta, diabete, colesterolemia) contribuiscono contemporaneamente al loro sviluppo.
I fattori di rischio sono caratteristiche che aumentano la probabilità di insorgenza della malattia. Sono stati identificati ed è stata dimostrata la reversibilità del rischio, pertanto la malattia cardiovascolare è oggi prevenibile. È possibile dunque evitare di ammalarsi di infarto e di ictus.
I fattori di rischio modificabili sono:
- Fumo. La nicotina accelera il battito cardiaco. Il monossido di carbonio diminuisce la quantità di ossigeno presente nel sangue e favorisce lo sviluppo dell’aterosclerosi.
- Pressione arteriosa. Una pressione arteriosa elevata costringe il cuore a un superlavoro e accelera la formazione di aterosclerosi nelle pareti delle arterie.
- Colesterolemia totale. Il colesterolo, una sostanza normalmente presente nell’organismo, può trovarsi in quantità eccessive nel sangue. Maggiore è la sua quantità, più alto è il rischio che si depositi nelle pareti delle arterie. Le HDL sono lipoproteine che trasportano il colesterolo in eccesso dai tessuti al fegato dove viene eliminato; minore è la loro quantità, maggiore è il rischio cardiovascolare.
- Diabete. Il diabete, se non correttamente controllato, favorisce l’aterosclerosi, incrementando il rischio cardiovascolare.
Prendersi cura del cuore è quindi una decisione da prendere per cambiare abitudini sbagliate ed avere uno stile di vita che contribuisca ad abbassare uno o più fattori di rischio, anche in relazione alla propria familiarità (altre persone della famiglia che hanno sofferto o soffrono di problemi cardio-vascolari).
Smettere di fumare è sicuramente importante per aiutare il cuore a essere più giovane e sano.
Benessere e salute passano anche attraverso ad una alimentazione che non preveda alcolici e sia sana e bilanciata tra macronutrienti come grassi “buoni”, proteine e carboidrati. Una dieta scorretta, ricca di grassi e condimenti saporiti, povera di frutta e verdura, affatica il cuore e altri organi.
Da non trascurare anche l’attività fisica. E’ provato che almeno mezz’ora di esercizio fisico moderato ogni giorno aiuta il cuore a mantenersi in forma. L’aumento della pressione è uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardio-cerebrovascolari.
E’ il “killer silenzioso” poiché spesso non dà segni o sintomi. Correre, camminare, praticare sport riducono tale rischio.
Ma anche giocare, fare lavori domestici, ballare, usare le scale e la bici mantengono attivi e fanno bene al cuore.