La psoriasi è una patologia infiammatoria che nella maggior parte dei casi si manifesta con papule e placche ben circoscritte, eritematose e ricoperte da squame argentee.
Le cause sono molte e includono la predisposizione genetica.
Infatti, la psoriasi è una malattia:
- geneticamente trasmessa: circa 1/3 dei pazienti ha un parente stretto che ne soffre;
- multi fattoriale: è influenzata molto dalle condizioni ambientali e dai disagi psico-emotivi.
La causa primaria della formazione delle lesioni della psoriasi è legata all’attività del sistema immunitario che provoca un’iperproduzione di cellule cutanee e porta la pelle a ispessirsi e a sviluppare macchie e placche.
La psoriasi può esordire in modo lieve, iniziando anche solo da una piccola macchia su un’unghia, e mantenersi tale, oppure, manifestarsi da subito in forma grave interessando ampie zone della pelle.
Il decorso non è regolare e, sebbene in certi periodi sembra quasi scomparire, si riacutizza in concomitanza a periodi di forte stress per poi migliorare nella stagione estiva, quando si trascorrono le vacanze al mare e al sole.
Cause
Non esiste una causa associabile alla psoriasi in maniera univoca; alcuni eventi possono contribuire a scatenarla nelle persone già predisposte, fra i quali:
- Traumi: spesso la psoriasi insorge dopo un trauma come un incidente stradale, una frattura ossea, un intervento chirurgico particolarmente debilitante. In questi casi, non è chiaro se sia il trauma a indurre la psoriasi, oppure lo stress psichico conseguente, o entrambi.
- Le infezioni streptococciche: sono la causa della psoriasi nella forma guttata, ma possono aggravare anche altre forme di psoriasi. In questi casi si deve procedere alla bonifica dell’infezione con antibiotico.
- I corticosteroidi sistemici: a volte, la psoriasi compare durante il trattamento con corticosteroidi sistemici, somministrati per altre malattie; oppure, la psoriasi si aggrava alla somministrazione dei corticosteroidi.
- Lo stress: lo stress è considerato universalmente un fattore scatenante per la psoriasi, particolarmente in soggetti con attitudine a somatizzare a livello cutaneo (skin reactors). Essendo lo stress oggi molto comune, esso è il fattore scatenante principale.
- Farmaci: alcuni farmaci tra cui i beta bloccanti, il litio, i sali d’oro, gli antimalarici di sintesi sono considerati induttori di psoriasi o in grado di esacerbare psoriasi già in atto.
I sintomi sono di solito minimi, ma può essere presente prurito da lieve a grave. Ma le implicazioni estetiche possono essere importanti. Alcuni soggetti possono sviluppare una malattia grave con coinvolgimento articolare (artrite psoriasica).
La diagnosi si basa sull’aspetto e sulla distribuzione delle lesioni. Il trattamento può comprendere trattamenti topici (p. es., emollienti, analoghi della vitamina D3, retinoidi, catrame di petrolio, antralina, corticosteroidi), fototerapia e, nelle forme gravi, farmaci sistemici (p. es., metotrexato, retinoidi orali, ciclosporina, agenti immunomodulatori).
Sintomi
Le lesioni possono essere asintomatiche o pruriginose e si localizzano nella maggior parte dei casi sul cuoio capelluto, sulle superfici estensorie di gomiti e ginocchia, al sacro, ai glutei (comunemente il solco intergluteo) e ai genitali. Possono essere interessate anche le unghie, le sopracciglia, le ascelle, l’ombelico e la regione perianale. In seguito alla confluenza di lesioni contigue, la malattia può diffondersi a gran parte della superficie corporea. In base all’aspetto delle lesioni si riconoscono alcuni sottotipi di psoriasi.
Trattamenti
Prima di decidere qualsiasi trattamento antipsoriasico occorre premettere alcune considerazioni:
- La psoriasi non compromette lo stato di salute fisica dell’individuo
- La psoriasi può coinvolgere pesantemente l’equilibrio psichico del paziente
- La malattia è ad andamento cronico
- Vi possono essere remissioni spontanee, anche durature o permanenti
- Non esistono test predittivi sulla gravità e sulla durata della malattia
- Non somministrare farmaci senza documentata attività antipsoriasica e una documentata sicurezza.
Da queste considerazioni deriva che la psoriasi potrebbe anche non essere trattata, senza per questo compromettere lo stato di salute dell’individuo; se si decide per un trattamento, esso non deve nuocere allo stato di salute.
Una regola pratica, che vale per tutte le dermatiti croniche, è quella di non utilizzare farmaci con effetto di tachifilassi (come, ad esempio, il cortisone). Spesso, la decisione sul tipo di trattamento è condizionata non dal tipo o gravità della psoriasi, ma dal disagio psicosociale del paziente.