Nata come una tecnica di rilassamento dinamico, la Sofrologia ad oggi si colloca nel più ampio panorama delle tecniche di mindfulness.
La Sofrologia, influenzata da discipline come la meditazione, l’ipnosi, la psicologia dinamica e la neurologia, ha come fine quello di condurre il paziente in un percorso di sostegno psicologico.
Subendo notevolmente gli influssi della medicina tradizionale orientale, la Sofrologia non si limita esclusivamente all’analisi e al sostegno mediato dalle parole, ma abbraccia tecniche e metodi che possono portare al benessere anche attraverso la meditazione o le visualizzazioni mentali.
Tutto ciò conferisce una notevole duttilità alla disciplina permettendole, in mani esperte, di adeguarsi anche a persone non avvezze al colloquio orale o costrette in diversi livelli di timidezza.
La natura etimologica
La parola “Sofrologia” deriva da tre parole del greco antico σῶς / sos (“armonia”), φρήν /phren (“mente”) e -λογία / logos (“studio, scienza”) e significa “studio della coscienza in armonia” o “la scienza dell’armonia della coscienza”.
Questo può servirci a comprendere come, fin dalla radice etimologica della parola, questa tecnica si prefigga come obbiettivo quello di andare a lavorare in modo totale sulla psiche e sulle abitudini del paziente, senza limitarsi necessariamente al singolo trauma. Ciò permette alla Sofrologia di possedere anche una discreta efficacia nel lavoro preventivo all’insorgenza di problematiche di natura psicologica, andando a modificare quei comportamenti, quelle abitudini o quei mindset che rischiano di degenerare in forme patologiche o somatiche.
Le “scuole” della disciplina
Ad oggi, esistono due scuole di applicazione della Sofrologia: quella classica teorizzata da Caycedo e quella “moderna”. La “Sofrologia caycediana” è la diretta succeditrice della disciplina creata e affinata nella seconda metà del secolo scorso dal neuropsichiatra Alfonso Caycedo. Essa affonda le sue radici nella meditazione, nello yoga e, in generale, in un utilizzo attivo del corpo come mezzo di introspezione e accrescimento personale.
La Sofrologia “moderna”, invece, nasce da un allontanamento parziale dalle pure forme meditative, per avvicinarsi gradualmente alla psicologia dinamica e alla mindfulness. Quindi, in questa corrente della disciplina, si avrà una maggiore componente lessicale all’interno della seduta, oltre a una ancora più spiccata influenza delle neuroscienze.
Perché scegliere la Sofrologia
Pur non supportata da una vasta mole di studi scientifici, complice anche la sua “giovane” età, la Sofrologia può però vantare ancoraggi a numerosissime discipline centenarie o addirittura millenarie, come nel caso delle tecniche meditative orientali.
Possiamo azzardare a dire che la Sofrologia possa essere preferita alle forme di psicologia classica qualora il paziente prediliga, per temperamento o preferenza personale, come precedentemente esposto, canali di interscambio diversi da quelli lessicali.
Data la mole di influenze che compongono la disciplina, è facile, per un professionista attento, riuscire a creare canali di comunicazione efficaci con il paziente, andando a scegliere, a seconda della situazione, un approccio consono alle esigenze dell’interlocutore.